Conferenza Regione FVG codice appalti e BIM
Incontro in Regione Friuli Venezia Giulia: innovazione e nuove sfide nella gestione delle infrastrutture
Il 4 marzo 2025 abbiamo partecipato a un incontro in Regione Friuli Venezia Giulia, presso il palazzo della Regione a Udine, dove sono state illustrate alcune delle principali novità e sfide che il settore delle infrastrutture e territorio sta affrontando. L’incontro ha evidenziato come l’innovazione e la digitalizzazione stiano trasformando le procedure amministrative, con particolare attenzione all’informatizzazione delle gare d’appalto e all’adozione del BIM (Building Information Modeling).
Sfide e innovazioni nella gestione delle gare d’appalto
Uno dei temi centrali affrontatao da Magda Uliana è stato l’avanzamento dell’informatizzazione delle procedure di gara, un cambiamento che amplia la modalità di gestione attuale della Regione. Si è sottolineato come, al momento, il livello di digitalizzazione sia ancora inferiore rispetto agli standard ottimali per consentire affidamenti diretti.
Tra le principali novità introdotte, si segnalano:
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Equo compenso:
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Per importi superiori a 140.000 euro, si applica una regola con una soglia massima del 30% sul 35%.
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Per importi inferiori a 140.000 euro, il ribasso massimo consentito è del 20%.
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La quota del 65% non può essere oggetto di ribasso.
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Qualificazione delle Stazioni Appaltanti (S.A.):
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La Regione ha introdotto una piattaforma di collaborazione che permette l’accesso anche tramite associazioni e convenzioni con la Regione, inclusa la piattaforma e-Appalti.
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L’ANAC ha dichiarato che le attività delle stazioni appaltanti non possono essere delegate a una centrale di committenza. Tuttavia, la Regione Friuli Venezia Giulia contesta questa interpretazione, sostenendo di essere una rete qualificata e dunque abilitata a svolgere tale ruolo.
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Il FVG rappresenta l’unico ente pubblico qualificato come rete, ma i Comuni non qualificati restano tali secondo l’interpretazione ANAC.
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Sarà emanata una circolare esplicativa per chiarire la centralità della committenza e la responsabilità dei Comuni.
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La piattaforma di interscambio e condivisione dati regionale, che trattiamo nel prossimo capitolo


Il Ruolo del BIM e della digitalizzazione attraverso una piattaforma interoperabile
Un altro punto chiave dell’incontro ha riguardato l’adozione del BIM, con l’intervento di Mauro Rudez, manager Divisione Pubbica
Amministrazione Digitale di Insiel. La piattaforma per il BIM è stata definita complessa ma fondamentale per la gestione delle opere pubbliche.
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Attualmente, si sta conducendo una valutazione tecnica della piattaforma, con una durata prevista di 24 mesi più ulteriori 12 mesi.
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Insiel non gestirà direttamente l’implementazione del BIM ma si concentrerà sulla piattaforma digitale.
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Dopo il periodo di affidamento, si procederà all’acquisto dell’ACDAT, con specifici requisiti consultabili su e-Appalti.
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La valutazione della piattaforma dovrebbe concludersi entro sei mesi, con un budget complessivo di 4,5 milioni di euro.
Paolo Viola si è occupato del tema dei costi diretti e indiretti nell’applicazione del BIM in Regione Friuli Venezia Giulia. Durante il suo intervento, ha chiesto quanti fossero i BIM manager presenti in sala: hanno risposto cinque professionisti alzando la mano.
Viola fa emergere come il BIM porta diversi vantaggi, tra cui:
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Un unico contenitore di informazioni, che migliora la gestione e la consultazione dei dati;
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Benefici sui costi e sui tempi nella successiva gestione dell’opera: se la stazione appaltante ha controllato l’appaltatore nella creazione delle banche dati, la gestione dell’opera dovrebbe risultare più semplice.
Tuttavia, resta aperto il dibattito su come il BIM influenzerà gli appalti. Se ben governato, potrebbe accelerarne i tempi, ma una cattiva gestione potrebbe invece rallentare i processi, rischiando di creare inefficienze.

Intervento del rappresentante di Compa FVG
Il rappresentante dell’ente Compa FVG, che si occupa della formazione della PA in regione, ha sottolineato la necessità di uscire dalla zona di comfort e adattarsi al cambiamento, considerandolo un’opportunità. Ha chiarito che il BIM non è semplicemente una metodologia di progettazione come il passaggio dal 2D al 3D, ma piuttosto una gestione strutturata delle informazioni.
Alcuni dei punti chiave affrontati:
Miglioramento della gestione delle risorse e della concentrazione delle informazioni, anche nei passaggi di consegne tra il personale.
Carenza di figure specialistiche e difficoltà di apprendimento, con un processo che comporta numerose verifiche e investimenti iniziali in software e hardware.
Necessità di supporto e accompagnamento per l’adozione del BIM da parte della pubblica amministrazione, anche da tecnici e consulenti esterni.
Un progetto in BIM genera enormi quantità di dati da archiviare (terabyte), richiedendo infrastrutture adeguate.
Non viene concepito come un sistema fisso, ma come un processo adattabile alle esigenze e in continua evoluzione, con investimenti scalabili nel tempo.
Vantaggi e sfide nell’adozione del BIM
L’adozione del BIM porta con sé numerosi vantaggi, nonostante alcune criticità da affrontare. Uno dei principali benefici è l’aumento dell’efficienza e la riduzione degli errori, grazie alla possibilità di individuare le interferenze tra i vari elementi del progetto e di migliorare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti.
Un altro aspetto fondamentale è il miglioramento della comunicazione, sia tra i progettisti che con le amministrazioni, facilitando così il coordinamento e la condivisione delle informazioni. Inoltre, il BIM permette un controllo più preciso sui tempi di progettazione e realizzazione, contribuendo a una gestione più efficace delle tempistiche e delle risorse.
Infine, il BIM consente di superare le limitazioni degli strumenti tradizionali, come WeTransfer, introducendo piattaforme più avanzate che garantiscono una maggiore interoperabilità e un flusso di lavoro più fluido e integrato.
La società di ingegneria Coprat porta alcuni casi studio, sottolineando l’efficacia degli strumenti.
Strategia per l’Implementazione del BIM nella PA
Il percorso di crescita e implementazione del BIM nella pubblica amministrazione è stato stimato in tre anni. Il processo include:
Individuazione di alcune tipologie di opere da realizzare progressivamente, in base alle dimensioni dell’ente.
Selezione del personale disponibile per il progetto.
Trasferimento a valle della progettazione dei modelli e dei dati ad altri enti per creare una sinergia tra i BIM Manager.
Compa FVG ha deciso di avere inizialmente solo la figura del BIM Coordinator, mentre altre figure verranno integrate successivamente. Al momento, la Regione sta cercando professionisti esterni per supportare l’implementazione.
È stato ribadito che chi ha già esperienza nel settore potrebbe avere preconcetti sul BIM, che invece richiede una mentalità aperta e adattabile al cambiamento. Attualmente, sono in formazione quattro BIM Coordinator, che svolgono anche altre funzioni.
L’obiettivo finale è standardizzare le procedure e le metodologie informative, rispondendo alle crescenti richieste di dati nei progetti pubblici. La Regione intende certificare i componenti del team BIM, monitorare le nuove esigenze e avviare percorsi formativi per altre figure specializzate.
Intervento del Presidente di Compa FVG
Daniele Gortan ha sottolineato che non siamo al punto zero, ma che nella quasi totalità degli enti mancano gli adempimenti preliminari e una visione chiara su come valorizzare i benefici del BIM. Inoltre, si evidenzia una diffusa carenza di competenze.
Alcuni punti chiave del suo intervento:
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Il BIM non riguarda solo le parti tecniche, ma anche quelle amministrative e gestionali.
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Compa FVG supporta gli enti nella gestione dei dati generati dai modelli BIM.
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Il Friuli Venezia Giulia sta sviluppando strategie per valorizzare l’enorme mole di dati BIM per aumentare il valore pubblico.
Le attività previste si articolano in tre fasi:
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Interviste ai vertici politici.
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Workshop tematici con stakeholder pubblici e privati.
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Redazione di un documento di visione.
Progetto BIM GO: Iniziativa finalizzata a supportare gli enti nella gestione degli adempimenti preliminari e dei documenti chiave per il BIM in tutta la regione. Comprende:
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Sviluppo di template e linee guida standard.
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Implementazione di documenti e applicativi software.
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Creazione di uno sportello di supporto per gli enti in difficoltà.
BIM Academy: Un ecosistema di formazione progettato per la pubblica amministrazione, che permette agli utenti di acquisire competenze BIM in base al proprio profilo.
L’obiettivo finale è accelerare la digitalizzazione dei processi e delle informazioni relative al patrimonio pubblico.
Intervento di Marco Bertuzzo (IZC e Presidente ANCE FVG)
L’ultimo intervento è stato di Marco Bertuzzo, che ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un controllo attento dei costi in tutte le fasi dell’appalto. Ha sottolineato che non bisogna innamorarsi della tecnologia senza valutarne l’efficacia effettiva. Secondo la sua visione, i primi anni di implementazione del BIM saranno complessi e potrebbero presentare inefficienze, ma con il tempo si riveleranno strumenti utili per l’ottimizzazione delle risorse e dei processi.
In sintesi
L’incontro ha evidenziato come la digitalizzazione e l’innovazione stiano trasformando il settore delle infrastrutture pubbliche. La Regione Friuli Venezia Giulia sta facendo molto per agevolare il passaggio sia grazie alla formazione che allo sviluppo della piattaforma cloud. L’adozione del BIM si prospetta come uno strumento strategico per garantire maggiore certezza nella realizzazione delle opere pubbliche, riducendo inefficienze e migliorando la qualità complessiva della gestione progettuale.
Restano problematiche riguardo le competenze sia negli uffici pubblici che presso studi e imprese. L’idea mediamente diffusa è che lo “strumento BIM sia un modellatore 3D per tavole tecniche“, invece di rappresentare tecnologie e metodi che possono permettere una completa gestione del territorio visto come ambiente costruito e delle sue infrastrutture, dalle prime fasi di concept di un’opera alla sua gestione e manutenzione nel ciclo vita. Si sta muovendo molto il mercato, si stanno cercando e formando nuove figure professionali BIM. C’è ancora molta potenzialità da esprimere!
Continueremo a seguire con interesse gli sviluppi di queste iniziative e il loro impatto sulle infrastrutture regionali.
Seguiteci!
@Denis Mior